di Ermannomaria Capozzi
“Uscir di casa a vent’anni è quasi un obbligo, quasi un dovere
Piacere d’incontri a grappoli, ideali identici, essere e avere” (F. Guccini).
Oggi alla manifestazione contro la guerra a Roma in piazza San Giovanni, c’era bellezza.
Ragazzi che ballavano con scritte sulle guance, musica dagli altoparlanti, persone anziane con la scritta “no war”, tutte bagnati dallo stesso sole, tutti aperti verso un sorriso.
Finalmente una manifestazione senza mascherine, piena di sorrisi, di voglia di pace, desiderio di bellezza.
Ragazzi che non stanno guardando netflix, che non fanno lezioni on line, ma scendono in piazza con bandiere colorate ed anime grondanti di desideri.
Oggi ho visto un mondo nuovo, fatto di speranze, di giuste lotte, che rivendica un po’ di pace, che non vuole compromessi.
Nella stessa piazza mille volte ho manifestato da ragazzo per mille guerre ingiuste, ma oggi l atmosfera era diversa. Si percepiva una nuova primavera di speranze, vedevo un germoglio di umanità unita, ho colto un cambiamento pieno di colori.
Voglio illudermi che la pandemia ci abbia fatto capire quanto sia bello essere tutti insieme sotto il sole.
Voglio sperare che la primavera arrivi tra un mese e ci colga preparati a vivere senza guerre in mezzo ai prati.
Voglio vedere la bellezza di questi ragazzi ballare verso un futuro fatto di emozioni e poesia e non di fucili.
Forse è il tempo delle magnifiche sorti e progressive di un nuovo rinascimento dell anima.
Forse un giorno le riunioni all Onu si faranno su un prato mentre si prepara un barbecue.
Forse è solo un sogno di un vecchio, ma ora come mai penso che “la bellezza salverà il mondo”.