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L’importanza della fotografia nel giornalismo moderno

Il fotogiornalismo è una forma di giornalismo che usa le immagini per raccontare una notizia. Si sviluppa negli anni Trenta, con l’ingresso della fotografia sulla carta stampata. Gli scatti di Erich Salomonn, fotografo berlinese, famoso per i suoi “scatti rubati” di incontri importanti al vertice del potere, segnarono la nascita del fotogiornalismo. Il fotogiornalismo deve anche la sua affermazione all’imporsi di nuove tecnologie quali la fotocamera Ermanox e la Leica, macchine fotografiche piccole e maneggevoli, che realizzavano immagini di ottima qualità e facilmente nascondibili. Un gigante del fotogiornalismo fu Robert Capa, fotografo ungherese che alla fine degli anni ’30 iniziò a lavorare per la rivista Life e nel ’47 sarà tra i fondatori dell’agenzia Magnum. L’attività di Capa contribuirà a definire quelli che sono gli elementi tipici del fotoreporter: vicinanza agli eventi, sprezzo totale del pericolo, volontà di testimoniare attraverso immagini reali ma emblematiche, resa del carattere drammatico.

Altro nome significativo è Henry Cartier Bresson. Pioniere del fotogiornalismo, meritò l’appellativo “occhio del secolo”. Una delle sue frasi celebri fu: “La fotografia può fissare l’eternità in un istante”. Diventato famoso grazie ai suoi scatti surrealisti in Messico e in Europa, nel ’37 inizia a dedicarsi al fotogiornalismo. Nel ’47 è tra i fondatori della storica agenzia Magnum. Nel ’53 pubblica “il momento decisivo”, considerato la Bibbia x tutti i fotografi di fotoreportage. 

Henry Cartier Bresson, Seville 1944

Dunque chi è il fotoreporter? Il fotoreporter è al contempo giornalista e fotografo. In quanto giornalista ha l’onere di informarsi e documentarsi, e come fotografo quello di comunicare, ossia mandare un messaggio attraverso il mezzo fotografico. Vi sono vari tipi di fotoreportage: quello d’inchiesta, quello sociale, quello di viaggio, e quello di guerra. 

Un’importante fotografo statunitense ancora in vita che ha spaziato tra i vari generi di reportage è Steve MCCurry (Filadelfia, 1950). Celebre per il suo ritratto “Ragazza afghana” apparsa sulla copertina del National Geographic nel 1985. Anch’esso impegnato con la nota agenzia fotografica Magnum dal 1986. Laureato in Teatro nel 1974, da sempre appassionato di cinema e fotografia. La sua carriera come fotografo ebbe inizio quando, travestito con abiti tradizionali, attraversò il confine tra Pakistan e Afganistan poco prima dell’invasione russa (guerra russo-afghana). Le sue immagini furono le prime a mostrare il conflitto al mondo intero. McCurry ha poi continuato a fotografare i conflitti internazionali, vincendo numerosi premi, come il World Press Photo per 4 anni consecutivi. Amante dei colori (perchè i colori fanno parte della realtà). Ha dichiarato: ” il fotogiornalismo non deve temere il digitale, che è una grande opportunità”. Ha fatto del viaggiare la sua dimensione di vita. 

Steve MCCurry , Ragazza Afghana , 1984


Ma perchè dunque l’immagine fotografica è cosi importante nel giornalismo moderno? Innanzitutto perchè l’immagine è immediata. Può quindi indurre un lettore a leggere o meno un articolo. E’ di grande impatto, cattura subito l’attenzione. Descrive a volte meglio delle parole. Una fotografia, essendo un mezzo di comunicazione, può essere soggetta alla scelta del fotografo di immortalare un momento preciso piuttosto che un altro, ma al contempo è un linguaggio universale capace di suscitare in chi la guarda delle emozioni  e sensazioni .
Per fare fotogiornalsimo bisogna aver chiaro il concetto di comunicazione che prevede: un messaggio da mandare, un mezzo per farlo e un canale. Nel caso del fotoreportage il messaggio è ciò che il fotoreporter vuole comunicare, il mezzo è la fotografia e il canale è l’editoria. Nel fotoreportage il fotografo si immerge totalmente nella situazione, la vive dal suo interno, per poi raccontarla grazie alle immagini in maniera cruda e diretta. Il fotografo deve quindi innanzitutto individuare il soggetto e le proprie emozioni riguardo l’argomento  affrontato e poi trovare il modo adatto per comunicarle, sfruttando il canale che ha a disposizione. Fotografia significa “scrittura con la luce”, quindi come nella comunicazione verbale esistono dei codici, delle convenzioni e delle regole, proprie del linguaggio parlato. Per comunicare tramite la fotografia è necessario realizzare una serie di immagini: la singola fotografia non comunica. E’ l’insieme delle immagini che costruisce un discorso. Riguardo al canale, nessun’altro settore della fotografia è così strettamente legato al mondo dell’ editoria come il fotoreportage. Ecco perchè è cosi’ importante : perchè senza un documento visivo un evento non può definirsi tale. Il fotografo deve essere allo stesso momento un testimone e un visionario. Il lavoro preventivo di raccolta delle informazioni è essenziale: ecco perchè il fotoreporter deve essere sia un fotografo che un giornalista. Un reportage è frutto di una serie di scelte non casuali. Il lavoro deve comunicare in maniera comprensibile, originale e innovativa.La fotografia di fotoreportage ci costringe a guardare un fatto che abbiamo sotto agli occhi tutti i giorni e che magari ci sfugge, e quindi ci induce a riflettere. 

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