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L’avvistamento della Mezzaluna

Funzione e modalità dell’avvistamento per il calendario islamico

di Fabio Valerini

Il calendario islamico è un calendario fondato sui moti della luna: l’avvistamento del crescente lunare, la forma di falce assunta dalla luna, è condizione perché il mese possa dirsi concluso e iniziato quello successivo.

Il Corano, con riguardo all’inizio del mese di Ramadan, fissa la regola per cui “chiunque di voi è presente al sorgere della luna nuova, digiuni”.

Anche la Sunnah, la tradizione profetica fonte dell’Islam, ricorda il Profeta che aveva detto “digiunate quando la vedete, e rompete il digiuno quando la vedete ancora. Se non riuscite a vederla, allora completate trenta giorni”.

Il Centro Culturale Islamico d’Italia – Grande Moschea di Roma ha organizzato il 22 gennaio 2023 un incontro proprio sul tema dell’avvistamento al quale hanno partecipato, moderati dall’Imam Nader Akkad,  il Mufti Shams ul Huda Misbahi e il Mufti Bilal Raza.

È importante che l’avvistamento del crescente lunare avvenga direttamente con gli occhi  – ha sottolineato il Mufti Shams ul Huda Misbahi – senza alcuno spazio  per il calcolo astronomico.

L’avvistamento dovrà essere un avvistamento confermato. Quando la diretta visione della luna avviene da parte di almeno tre gruppi di tre persone si avrà una certezza di avvistamento.

L’Imam della Grande Moschea che spiega l’evento

Ai nostri tempi l’avvistamento della luna può avvenire con l’ausilio degli strumenti tecnologici, come il binocolo o il telescopio, anche perché occorre tendere alla certezza non essendo sufficiente – ha precisato Shams ul Huda Misbahi – una mera probabilità.

Il mancato riconoscimento del calcolo astronomico non è sfiducia nella scienza (che anzi secondo la tradizione islamica è la via per avvicinarsi alla conoscenza per cui gli scienziati hanno sempre avuto un ruolo fondamentale) ma è fondamentalmente la necessità di far dipendere l’adempimento di obblighi religiosi, come quello del digiuno nel sacro mese di Ramadan, da presupposti tangibili accessibili a chiunque.

Proprio per avere quanti più dati possibili sugli avvistamenti il Mufti Bilal Raza ha ricordato l’esistenza di una rete molto capillare che può contare su contatti in Europa, Asia e Africa.

L’Iman Nader Akkad  ha richiamato l’accordo stretto tra il Centro Culturale Islamico d’Italia – Grande Moschea di Roma e l’Istituto Nazionale di Astrofisica per avere un sistema di avvistamento organizzato e coordinato sull’avvistamento del crescente lunare molto importante per la comunità musulmana perché le informazioni sono fondamentali per poter assumere, poi, i decreti sull’inizio dei mesi per la vita della comunità musulmana italiana (come per l’inizio e la fine del mese di Ramadan).

Quell’accordo ha inteso avviare una proficua collaborazione per un nuovo modello di sviluppo relazionale sostenibile attraverso la via del dialogo della cultura e della scienza per un dialogo interculturale per una più capillare diffusione scientifica dell’Astronomia nella comunità islamica nazionale.

Dopo il tramonto si è tentato l’avvistamento della luna anche tramite i comitati scientifici e religiosi che collaborano con il Centro Culturale Islamico d’Italia – Grande Moschea di Roma e l’osservazione ha dato esito positivo così che è stato comunicato che lunedì 23 gennaio 2022, sarà il primo giorno del mese di Rajab dell’anno islamico 1444.

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