giovedì, Aprile 25, 2024
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Il tragico epilogo di un’epoca

Queen Elizabeth II/ Britain longest-reigning monarch dies aged 96.

di Lucrezia Andrea Locuratolo

Gli anni venti del duemila sembrano urlare a squarciagola senza sosta un unico messaggio: uomo non sei immortale. Se all’inizio la pandemia aveva fatto vacillare le nostre certezze, la guerra in Ucraina le ha distrutte, ma è solo adesso che la più grande illusione dell’uomo contemporaneo viene inghiottita dal vuoto. Elisabetta II, simbolo di un’umoristica immortalità che rinvigoriva con la sua vita la forza di una stirpe, non c’è più. Le certezze che a fatica l’uomo occidentale ricostruì alla fine della seconda guerra mondiale si stanno lentamente sgretolando davanti i nostri occhi. 

Elisabetta alle prese con il primogenito Carlo all’epoca erede al trono ed oggi Re

Questo articolo non vuole essere uno smielato necrologio della Regina, della quale si vuole ricordare la gloriosa storia, che nemmeno la morte potrà cancellare. 

  Elizabeth Alexandra Mary nasce il 21 aprile del 1926, divenendo regina all’età di venticinque anni, il 6 febbraio del 1952 per la precisione. Come spesso accade il destino non sottostà ad alcuna legge umana e l’incoronazione della regina ne è un esempio. Infatti Sua Maestà fa parte di un ramo cadetto della famiglia reale, che non avrebbe avuto mai accesso al trono, non fosse stato per l’abdicazione di Edoardo VIII, che rese Giorgio VI, padre della Regina, re del Regno Unito. Tuttavia la salute precaria di Giorgio VI rende instabile il suo regno, tanto che dopo soli sedici anni la corona passa nelle mani della regina Elisabetta, la quale già durante la seconda guerra mondiale si era contraddistinta, avendo servito alla Auxiliary Terrirorial Service, ovvero il ramo femminile della British Army. In seguito alla fine della seconda guerra mondiale, data la precaria salute di Giorgio VI, rimasto sempre al fianco dei suoi cittadini durante la guerra, l’allora erede al trono Elisabetta deve sostituire il padre durante varie delegazioni internazionali. Infatti la regina riceve la notizia della morte del padre e della sua imminente incoronazione mentre si trova in Kenya e a comunicarle ciò è proprio l’amato Filippo, che presiederà alla sua cerimonia di incoronazione.  

Elisabetta mentre presta servizio nella seconda guerra mondiale 1945

  Sicuramente uno degli aspetti più importanti della vita della regina è l’amore per Filippo di Edimburgo, il quale è stato definito dalla sovrana stessa come la sua roccia. In effetti la storia d’amore tra Elisabetta e Filippo sembra uscita da una favola, già dal loro primo incontro: lei, a soli tredici anni, vede l’allora principe greco a e già si definisce innamorata di lui. Nonostante lo scambio di lettere che segue un secondo incontro del 1939, il loro fidanzamento ufficiale avviene solo nel 1947, suscitando scalpore a causa dell’origine straniera di Filippo e la sua condizione economica non agiata, ma Elisabetta non dà credito a tali critiche. Dall’altra parte Filippo rinuncia al titolo di principe di Grecia e Danimarca, convertendosi anche all’Anglicanesimo, per stare al fianco dell’amata Elisabetta. Tuttavia, la rinuncia che turba di più Filippo è rappresentata dall’impossibilità di tramandare il proprio cognome ai figli, fatto che avrebbe di conseguenza cambiato il nome della casa reale, il che sarebbe stato inaccettabile per il popolo inglese. Nonostante gli innumerevoli ostacoli posti sul loro cammino, Elisabetta e Filippo rimangono insieme finché la morte non li ha separati. La presenza solitaria della regina ai funerali del marito è l’emblema romanticamente straziante di un amore che ha oltrepassato innumerevoli ostacoli, davanti al quale nemmeno l’imperturbabile Regina può trattenere una lacrima.

Elisabetta sul trono

   Nei suoi settanta anni di regno la Regina Elisabetta ha assistito ad eventi epocali, che hanno segnato indelebilmente la storia della contemporaneità. Già a partire dagli albori del suo regno la Regina assiste e partecipa attivamente al fenomeno della decolonializzazione in Africa e nei Caraibi, tra gli anni ’60-‘70, consentendo a più di venti stati di proclamare la propria indipendenza dal Regno Unito. 

Nel 1972 la regina diventa la prima sovrana britannica a visitare un paese comunista, recandosi nella Jugoslavia di Tito. 

 In seguito durante gli anni ottanta la Regina instaura un legame d’amicizia con il presidente americano Ronald Reagan, sebbene i rapporti non saranno sempre idilliaci, come testimonia  il dissenso della regina all’invasione da parte delle truppe americane di Grenada, stato membro del Commonwealth. 

Gli anni ottanta sono anche gli anni che vedono come protagonista sulla scena politica britannica Margaret Thatcher, divenuta primo ministro inglese nel 1979, con la quale la regina Elisabetta intrattiene un rapporto di odi et amo, tanto che la Regina confessò in pubblico di “detestare cordialmente” la Thatcher. Tuttavia allo stesso tempo non si può non considerare la violazione del protocollo da parte della Regina, che dopo la morte della Thatcher non solo indice i funerali di stato, ma ne prende anche parte, fatto che prima di allora si era verificato solo con la morte di Winston Churchill. Un altro fatto che evidenzia la stima che la Regina provava per la Lady di Ferro è l’insistenza con cui ha richiesto che il su ex-Primo Ministro fosse insignita del titolo di baronessa. Inoltre esiste un aneddoto molto interessante che riguarda il rapporto tra la Thatcher ed Elisabetta. Si dice infatti che la Thatcher, rimasta sconvolta dopo aver visto la Regina lavare i piatti su cui lei stessa aveva mangiato, abbia dichiarato che non poteva accettare che Sua Maestà lavasse i piatti, se non con dei guanti di gomma, che in effetti la Thatcher in seguito regalerà alla regina.

  Negli anni novanta Elisabetta II assiste ad una messa in discussione del potere monarchico, dovuta a scandali interni alla famiglia reale e alle enormi ricchezze possedute dalla Regina, che definirà il 1992 come annus horribilis, espressione che richiama il 69 d.C., anno successivo alla morte di Nerone, caratterizzato da disordini pubblici in tutto l’impero romano, che vide salire al trono in un solo anno quattro imperatori diversi, prima dell’instaurazione della dinastia dei Flavi. Tuttavia è proprio in questo momento che la regina mostra tutta la sua devozione per il Regno Unito, sfoggiando anche un incredibile senso di umiltà e autocritica. La regina, infatti, riconosce la legittimità della messa in discussione di ogni forma di potere, proprio per questo a partire dal 1993 Sua Maestà inizia a pagare le tasse. Ciononostante gli anni novanta non sono affatto un periodo semplice per Elisabetta II, che deve gestire le vicende della separazione del figlio Carlo da Diana Spencer, questione che, soprattutto considerata la tragica morte di Lady D, procura non poca impopolarità negli ambienti reali.

  Gli anni duemila non sono affatto facili da affrontare per la sovrana che si appresta a festeggiare il giubileo d’oro, arrivando dunque a tagliare il traguardo dei 50 anni di regno. L’inizio degli anni duemila, infatti, è costellato di dolori personali che affliggono la Regina, ad incominciare alla morte della sorella Margaret, alla quale la regina era indissolubilmente legata. Il mese successivo alla morte della sorella, Elisabetta II si trova a dover affrontare un altro grande dolore, ovvero la morte dell’ultracentenaria Regina Madre, artefice del successo di un fragile re Giorgio VI prima, e di un’inesperta Regina Elisabetta, salita al trono a soli 25 anni, dopo.

  Nel 2012 la Regina festeggia il giubileo di diamante, traguardo raggiunto da nessun monarca inglese prima di allora. Durante i festeggiamenti la regina, accompagnata dal fedelissimo marito, gira tutta l’Inghilterra, mentre i figli e i nipoti viaggiano per i paesi del Commonwealth. 

ultimo ritratto ufficiale di Elisabetta

  I primi due anni degli anni venti del duemila sono pieni di sofferenze per Elisabetta, la quale, nonostante la veneranda età, riesce a dar forza al suo paese durante la pandemia, rivolgendosi direttamente ai suoi sudditi per la quarta volta in vita sua: prima di allora un simile evento si era verificato esclusivamente per la Guerra del Golfo del 1991, la morte di Lady Diana del 1997 e la morte della Regina Madre del 2002. Oltre all’emergenza Covid-19, in questo periodo la regina si trova ad affrontare il dolore più intenso della sua lunghissima vita: la morte del suo amato Filippo, la cui dipartita ha lasciato dentro di lei un vuoto incolmabile.

Poco più di un anno dopo la morte del marito, una delle regine più amate della storia si spegne l’8 settembre del 2022, dopo aver scritto la storia non solo del Regno Unito, ma dell’umanità. 

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