martedì, Aprile 23, 2024
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La politica Keynesiana del 110% della stupidità

di Ermannomaria Capozzi

Se il Tesoro si mettesse a riempire di biglietti di banca vecchie bottiglie, le sotterrasse ad una profondità adatta in miniere di carbone abbandonate, e queste fossero riempite poi fino alla superficie con i rifiuti della città, e si lasciasse all’iniziativa privata… di scavar fuori di nuovo i biglietti…, non dovrebbe più esistere disoccupazione e, tenendo conto degli effetti secondari, il reddito reale e anche la ricchezza in capitale della collettività diverrebbero probabilmente assai maggiori di quanto sono attualmente.”
Barone John Maynard Keynes, chi era costui?
Cerchiamo di sintetizzare per chi non è pratico di economia. Il nostro barone inglese è il primo economista che si è accorto che per avere una crescita in un paese non era sufficiente lasciare che i cittadini facessero scambi commerciali, impresa o business come diremmo oggi. Il sistema degli scambi commerciali non poteva assicurare sempre una crescita. In poche parole il nostro barone aveva capito per primo che se un cittadino apriva il suo bel negozio di mele, pronto a venderle ma nessuno aveva soldi per comprarle e lo stato non faceva la strada per arrivare al negozio, quel negozio sarebbe fallito. Lo stato quindi aveva due compiti per Keynes, costruire la strada e permettere al cittadino di avere i soldi per comprare le mele. Nell’ evenienza di grave crisi lo stato poteva anche arrivare a mettere soldi in tasca del cittadino per comprare le mele. Quei soldi dati dallo stato avrebbero comunque fatto crescere il paese. Il negoziante avrebbe assunto un commesso, che avrebbe pagato tasse, e che avrebbe pagato le mele.
“La domanda aggregata” disse Keynes è la somma del prezzo pagato per le mele, del costo per fare il negozio sommato a quanto a speso lo stato per fare la strada per arrivarci al negozio.
Sembra facile…..
Se sotterro bottiglie piene di soldi, faccio lavorare gli scavatori, che pagano tasse, che comprano mele…creando un cerchio virtuoso.
Cent’anni dopo i geni del nostro governo pensano…ce la possiamo fare anche noi!
Facciamo fare anche noi dei lavori inutili ai nostri cittadini, così spendono e comprano le mele. Facciamo il 110% per le facciate dei palazzi. Che ficata!
Purtroppo hanno dimenticato un passaggio importante….la creazione del lavoro, l investimento dei risparmi per comprare le mele, così non funziona.
Riassumo l’equazione sulla domanda aggregata applicata al bonus 110%:
Creazione posti di lavoro stabili: 0
Investimento degli imprenditori: 0
Investimento da parte dello stato: 9 miliardi di euro
È come se Keynes avesse detto: prendiamo le persone che già stanno bene economicamente perché hanno case di proprietà, riempiamo delle bottiglie piene di soldi che però non possono aprire, ma che devono regalare alle banche o ad imprenditori che li utilizzeranno per comprare materiali cinesi o assumere qualche lavoratore dell est per qualche mese.
Gli avrebbero tolto il baronato al povero keynes.
Politiche economiche dei politici italiani che non sono cretini al 100%, ma al 110%!

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Testata autorizzata dal Tribunale di Roma Aut. 115/2021

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