Questa mattina il Ministro della Giustizia Marta Cartabia ha avuto modo di ribadire l’importanza di metodi consensuali per la gestione dei conflitti e, in particolare, delle controversie giuridiche.
Intervenendo all’inaugurazione della Scuola di alta formazione per avvocati che assistono le parti in procedimenti di negoziazione assistita, mediazione e altri strumenti di a.d.r. organizzata dall’ Unione Nazionale Avvocati per la Mediazione che si è svolta nel palazzo della Corte di Cassazione la Ministra della Giustizia Marta Cartabia ha ribadito un punto che ha sempre caratterizzato il suo programma: l’importanza e la centralità della mediazione nella gestione dei conflitti.
Secondo il Ministro la riforma della giustizia civile, già approvata dal Senato, ha come uno dei pilastri decisivi proprio l’incoraggiamento degli strumenti della giustizia consensuale.
Ma la visione proposta dalla Ministra è a tutto tondo ed è destinata ad applicarsi anche al mondo penale e alla società civile.
“C’è modo e modo per risolvere il conflitto: quando lo si risolve con la spada resta sempre una cicatrice che fatica a ricomporsi, ma quando si ricorre alla mediazione possiamo avere un effetto rigenerativo”.
“La nostra società” – ha concluso la Ministra – “ha bisogno di essere capace di guardare le differenze, le ragioni della divergenza senza mai trasformare il conflitto in un dissidio che non può ricomporsi”.
E per fare questo è importante favorire sia una modalità di gestione dei conflitti fondata sulla mediazione che guardare con attenzione alla formazione di una cultura che possa supportare questo passaggio di paradigma.
articolo e foto di Fabio Valerini