giovedì, Aprile 18, 2024
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Un anarchico che mette alla prova la tenuta dello stato democratico?

Il caso Alfredo Cospito

di Furio Capozzi

Alfredo Cospito è un militante politico italiano noto per il suo impegno nella lotta contro lo Stato e il capitalismo. È stato uno dei fondatori della Federazione Anarchica Informale (FAI) e’ uno degli ideatori del progetto di sabotaggio sistemico allo stato italiano. Alfredo Cospito è stato arrestato nel 2013 per la prima volta. Originario di Pescara, è ritenuto responsabile di aver piazzato tra il 2 e il 3 giugno del 2006 due ordigni presso la scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo. Per un puro caso non ci sono state vittime , ma la Cassazione ha riformulato l’accusa originariamente ”tentata strage” in “strage contro la sicurezza dello Stato”, reato che prevede anche l’ergastolo ostativo. Dopo sei anni passati regime in alta sicurezza, lo scorso aprile è stato deciso per lui il regime del 41 bis. Questo a causa di una serie di missive che tentavano di fare proselitismo delle idee anarchiche verso l’esterno. I destinatari delle missive, personaggi del mondo dei centri sociali di estrema sinistra, sono stati processati ed assolti per concorso nello stesso reato. Dal 5 maggio è stato detenuto nel carcere di Bancali in regime di carcere duro. Il motivo della trasformazione della detenzione di Cospito al 41 bis è stata una serie di comunicazioni, come dicevamo, avute negli ultimi 10 anni con anarchici e riviste del settore. Oltre al reato contro gli allievi Carabinieri Cospito è accusato e condannato per avere sparato alle gambe all’ex ad di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, il 7 maggio 2012 .A causa dello sciopero della fame che sta facendo, Cospito ha perso 40 chili e le sue condizioni di salute sarebbero molto gravi. Lunedì 30 gennaio 2023 Cospito è stato trasferito al carcere di Opera (Milano). Il 12 febbraio sarà la data del termine di scadenza per la risposta del ministro della Giustizia Carlo Nordio all’istanza di revoca del 41bis presentata dalla difesa nel caso di mancata risposta da via Arenula entro i termini, il ricorso sarà considerato respinto. Ma la risposta è attesa già al termine del Consiglio dei ministri perché in agenda c’è proprio il caso Cospito. Non ci si aspettano novità che cambino la situazione del detenuto perché, sulla questione, la premier Giorgia Meloni, è stata molto chiara, anticipando la decisione definitiva del Ministro. Cospito sarà ricoverato nel padiglione del Servizio assistenza intensificata della struttura carceraria di Opera per tutelare il suo stato di salute. In parlamento si discute sulle diverse posizioni sulla questione del’dialogo’ con personaggi appartenenti alla schiera anarchica. In particolare Alcuni parlamentari appartenenti alla schiera delle sinistre in una delegazione PD formata da Serracchiani, Orlando, Verini e Lai, hanno visitato in carcere il detenuto Cospito senza riportare alcuna dichiarazione dopo l’incontro. Giovanni Donzelli (deputato FdI) ha accusato di ‘incoraggiare Cospito nella sua battaglia” contro il 41 bis.Molto forte la battaglia in Senato tra i senatori Renzi e Scarpinato (m5s): “Ci vuole una bella faccia tosta, come quella del senatore Renzi per qualificare il 41-bis come una vittoria della politica”: così il senatore Scarpinato (M5S) aveva inizato il suo intervento sul caso Cospito al Senato. Poco dopo la replica a titolo personale di Renzi :

“”Il senatore Scarpinato ha iniziato il suo discorso dandomi della faccia tosta perche’ si e’ sentito chiamato in causa dal mio passaggio sui magistrati che in nome di una fantomatica trattativa, smentita da una sentenza della Corte di Cassazione, hanno costruito una carriera in magistratura prima e in politica poi”, esordisce.”Vorrei che restasse agli atti del verbale – riprende, non senza sarcasmo, l’ex presidente del Consiglio – che effettivamente mi riferivo esattamente a Roberto Scarpianto” ha detto Renzi che ha aggiunto “Al collega Scarpinato vorrei ricordare che prima di venire a dare del faccia tosta ai colleghi dovrebbe venire a spiegare ai colleghi non solo le sue strane frequentazioni con il dottor Palamara, ma anche il suo atteggiamento del tutto folle nei confronti delle istituzioni di questo Paese, come sa il Presidente della Repubblica emerito Giorgio Napolitano”. Insomma un anarchico e i suoi seguaci stanno mettendo alla prova la stabilità delle istituzioni italiane, al momento con scarsi risultati.

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