venerdì, Aprile 19, 2024
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Concerto di Steve Hackett a Roma

All’Auditorium della Conciliazione

di Piero Errante

Dopo il tour mondiale finito a luglio 2022, Steve Hackett si ripresenta con un nuovo spettacolo dal titolo “Genesis Revisited – Foxtrot at Fifty + Hackett Highlights”, rodato in patria già con 20 date è tornato a Roma il 13 Novembre 2022 nella prima data di un tour che lo porterà a solcare i più prestigiosi palchi europei.

 Il girovagare di questo settantaduenne che, senza sosta, con la sua chitarra porta avanti il Progressive anni 70, fa venire i brividi e fa esplorare mondi conosciuti e sconosciuti.

Negli ultimi anni Steve Hackett ha ridato luce alla genialità musicale dei Genesis, suscitando piacere di tanti fan in tutto il mondo.

Il programma non ha deluso le attese. Nella prima ora di spettacolo Steve Hackett ha riproposto i suoi primi lavori da solista, partendo da quel capolavoro di Voyage of the Alcolyte inciso nel 1972 (in compagnia di Phil Collins e Mike Rutheford) finendo con un brano dell’ultimo album inciso in lockdown, nel 2021 (The Devil’s Cathedral) Surrender of Silence.

Poi ecco il piatto forte!! Tutto Foxtrot, dall’inizio alla fine. Album uscito nel 1975, pilastro del prog “genesissiano” 

In una sua intervista Hackett dice: Credo che Foxtrot sia stato allora una magnifica conquista per i Genesis, credo che non ci sia nemmeno una traccia debole nell’album, hanno tutte i loro punti di forza e sono impaziente di poter suonare dal vivo l’intero album.

Ed è proprio così

Sentirlo live, suonato magistralmente, cantato benissimo da Nad Sylvan (dal 2012 con Steve Hackett) vale il biglietto.

Alla fine della performance, come se non bastasse, Hackett ha concesso 2 bis da ricordare per sempre:

Firth of Fifth e Los Endos.

L’auditorium Conciliazione, gremito di tanti capelli (e non) bianchi, ci ha dato la giusta insonorizzazione per questa musica, ai tempi capita da pochi, ritenuta “difficile” ma che con il tempo e il tam tam, è divenuta pilastro della musica dello scorso secolo.

Il titolo del primo album di Steve Hackett l’album Voyage of the Acolyte (Viaggio dell’accolito) sembra una premessa al viaggio musicale che in 2 ore ci trasporta fuori da noi stessi, viaggiando appunto, come accoliti, ogni giorno in un mondo di fiabe, tarocchi, cattedrali, cene pronte e servite, orizzonti lontani guardando il cielo.

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