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L’arma di guerra della informazione

il caso Radio Free Europe / Radio Liberty

di Furio Capozzi

Ogni regime ed ogni guerra si fondano sul consenso della popolazione civile e sulla demotivazione del nemico. E’ noto infatti, sin dai tempi antichi, che una campagna di informazione oppure di disinformazione, puo’ spostare le sorti di un conflitto. Spesso questa attivita’ viene affidata ai servizi segreti, i quali conducono attivita’ miste di controinformazione. Cicerone scrisse di Cesare, in occasione della Guerra civile Romana, “ A quella causa (di Cesare) null’altro manca, che l’esser buona; abbonda tutto il resto” (M.T. Cicerone, Epistulae ad Atticum, VII 9 dic. 50 ac).

giornali di informazione in una edicola

Ed e’ una campagna di informazione, o di controinformazione, a porre a termine un obiettivo politico. In tempi attuali, ad esempio nella guerra tra Russia ed Ucraina, abbiamo assistito a diversi tentativi da parte di entrambi gli schieramenti di attirare positivamente la attenzione pubblica a vantaggio dell’uno o dell’altro. L’Ucraina lo ha fatto con lo scopo di attirare la attenzione pubblica mondiale, per rafforzare le scarse difese militari, specie se raffrontate con quelle del nemico. Ed allora assistiamo a diversi tweet del Presidente, che combatte con l’esempio verso il popolo e con una informazione di parte verso il mondo intero. Dall’altra parte, il regime Russo di Putin,al fine di mantenere alto il consenso civile interno, non accetta che l’informazione esca dai diktat imposti e detta le singole parole utilizzabili:

video della perquisizione dei cellulari dei passanti MOSCA 2022

non e’ possibile utilizzare il termine Guerra, ma solo ‘operazione militare speciale’, come anche non e’ possibile utilizzare il termine repressione, etc. In sostanza l’informazione in Russia e’ gestita dal governo in carica da oltre venti anni e, passando esclusivamente attraverso agenzie di informazione governativa come la TASS, riesce a mantenere alto il consenso, anche in un periodo in cui manda a morire i propri cittadini in una guerra di aggressione. Attualmente il consenso per Putin, di fatto dittatore Russo, e’ oltre il 60%, anche a causa del fatto che il principale oppositore Navalny, leader del partito che era all’opposizione, e’ in galera per volere dello stesso Putin. Per quanto riguarda l’arma della informazione statunitense, va ricordato il ruolo importante di Radio Free Europe/Radio Liberty, una organizzazione ed emittente radiofonica fondata dal Congresso degli Stati Uniti. Opera in Europa, Asia e Medio Oriente. Trasmette oltre mille ore alla settimana di programmi di informazione in 28 lingue, su onde corte, medie e FM oltre che su internet (anche mediante una App: RFE/RL).

una schermata del sito radio free europe/ radio liberty www.rferl.org

La sua storia parte dal Giugno del 1949, data nella quale venne fondato il Comitato Nazionale per una Europa LiberaRadio Free Europe ne era il braccio operativo. Il quartiere generale venne stabilito a Monaco di Baviera e trasmise il suo primo programma ad onde corte il 4 Luglio del 1950 verso la Cecoslovacchia. Lo scopo era quello di diffondere notizie non filtrate rispetto a quelle della cortina sovietica. L’organizzazione era finanziata dal congresso statunitense e, fino al 1971, i soldi passavano attraverso la CIA. Le trasmissioni erano parte di un programma di guerra psicologica diretta oltre la cortina di ferro. Anche in questo caso, come ogni buon programma di informazione politica che si rispetti, le linee guida generali venivano fornite dalla CIA.

antenne di trasmissione a lunga distanza

Nel 1971 il finanziamento di Radio Free Europe divenne pubblico e le trasmissioni furono sottratte al controllo della Cia. Dal quel momento, pur rimanendo una organizzazione finanziata dal Congresso degli Stati Uniti, si trasformo’ in una associazione non-profit con supervisione da parte dell’International Broadcasting Bureau. Nel 1975 la organizzazione venne fusa con Radio Liberty, sempre finanziata dal Congresso Statunitense ed il nome cambio’ in Radio Free Europe/Radio Liberty. Le autorita’ sovietiche tentarono regolarmente di disturbare le trasmissioni di Radio Free Europe fino al 1988. Le trasmissioni avvenivano da un comune Spagnolo , Pals in Catalogna. Si riusciva ad arrivare a Mosca tramite particolari condizioni magnetiche terrestri che impedivano il disturbo, per due ore al giorno. La stessa organizzazione condusse anche radio Free Afghanistan (1985-1993) . Il collasso della Unione Sovieticaporto’ ad una riduzione del budget che riprese nel 1994, in occasione della campagna per l’Iraq e nel 1997 nel Kosovo. Attualmente Radio Free Europe/Radio Liberty trasmette in tutto il mondo notizie di informazione e contro-informazione, rispetto a quelle russe, tramite il sito https://www.rferl.org oppure mediante segnali radio ricevibili nelle zone di conflitto. Questo a dimostrazione della importanza ed attualita’ della informazione radiofonica come arma di guerra. 

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