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La Questione Ucraina

scenari e conseguenze possibili a seguito della recrudescenza delle minacce tra le parti in gioco

di Furio Capozzi

L’Ucraina e’ una repubblica semi-presidenziale, confinante con la Russia. In realta’ rappresenta un vero e proprio stato-cuscinetto, tra la comunita’ europea e la Russia. L’Ucraina faceva parte della Unione delle Repubbliche Socialiste Russe, URSS, dalla quale, si dichiaro’ indipendente nel 1991. La costituzione attuale e’ del 1994. Negli anni ha perso dei pezzi: la Crimea, che si e’ dichiarata indipendente a seguito di un referendum, mai riconosciuto dalla Ucraina, e parte dell’Oblast Donec’K che ha dichiarato la indipendenza unilaterale, denominandosi Repubblica Popolare di Donec’k. Entrambe le defezioni dalla Repubblica ucraina non sono state riconosciute da quasi tutte le comunita’ internazionali. L’ucraina ha firmato un “accordo di associazione” con l’Unione Europea ed un “partenariato per la pace” con la Nato. Rappresenta la comunita’ europea piu’ ricca di gruppi etnici, ma la maggioranza degli appartenenti ai singoli gruppi etnici e’ rappresentata da Ucraini per l’80% e Russi per il 10% circa. Anche gli italiani, prevalentemente pugliesi, hanno avuto una loro storia in Ucraina. Una brutta storia: vivevano in Crimea, erano circa 1200. Arrivati dalla Puglia, nella meta’ dell ‘800. Nel 1942 vennero deportati in Kazakistan e nel percorso della deportazione, con carri piombati, morirono per 2/3. 

In questo scenario complesso si sono accese recentemente le pretese della Russia, che minaccia una occupazione militare violenta. Ma cosa vuole la Russia? Innanzitutto va precisato che, una alternanza di governi filo russi e filo europei, hanno alimentato le tensioni interne. Inoltre e’ evidente che il problema sia rappresentato da un allargamento della zona di inlfuenza della Nato in questo stato cuscinetto. Non che ci sia la reale possibilita’ di una annessione al patto nato e questo per due motivi:

  1. La Nato non annette Paesi che sono in attuale conflitto, e l’ucraina lo e’ con la Russia per il riconoscimento di alcuni territori,
  2. Per la annessione della Ucraina alla Nato sarebbe necessario mettere in campo una efficace lotta alla corruzione ed avviare un percorso di riforme sia politiche che militari. 

Nelle more di questa situazione la Ucraina ha ricevuto aiuti dagli Stati uniti, per un ammontare complessivo di 2,7 miliardi di dollari. 

Quindi, al momento, la motivazione a questa spinta a mostrare i muscoli e’ rappresentata da una parte dalla Russia per riaffermare la sua influenza in Europa e nel mondo e per il presidente Putin per cementare stabilmente il suo futuro politico. Putin rivendica con chiarezza il ‘diritto storico’ di Mosca sulla Ucraina e parla di ‘Russia ed Ucraina come una unica Nazione’. Al momento la Russia ha schierato le proprie forze in tre lati dei confini dell’Ucraina, ma le truppe non sarebbero sufficienti a portare a termine una occupazione permanente, ad esclusione della ipotesi di una guerra lampo e la occupazione repentina di Kiev, scenario ipotizzato da Boris Johnson, primo ministro britannico, nei giorni scorsi. 

Gli stati uniti stanno parlando di eventuali gravi sanzioni e di un, non meglio precisato, intervento in caso di occupazione da parte della Russia. E’ la notizia di oggi quella della evacuazione dell’ambasciata e dei consolati. Si teme una ipotesi di occupazione in risposta ad un evento provocato fittiziamente, che rappresenti un pretesto da parte della Russia

La Russia ha presentato una lista di richieste agli stati uniti:

1)la cessazine della espansione della Nato verso la Russia

2)Fermare il dispiegamento di truppe nei paesi baltici e balcanici, ovvero buona parte di quelli presenti in europa orientale. 

Incontro tra Putin e Macron in Russia in un tentativo di mediazione concluso negativamente

Gli Stati Uniti hanno completamente ignorato le richieste della Russia sulla sicurezza’, dice il Ministro russo Serghei Lvrov. Per quanto per Lavrov, le affermazioin di Washington sulla ipotesi di invasione russa dell’Ucraina sono delle provocazioni e un modo per proporre una nuova ‘propaganda anti-russa’. 

Quali potrebbero essere le conseguenze immediate della eventuale occupazione, oltre alle migliaia di vittime tra i militari di entrambi gli schieramenti e tra i civili? Innanzitutto il blocco dei lavori di avvio del flusso del gasdotto Nord Stream 2, completato nel 2021 ma non ancora in funzione. IL gasdotto era pensato per evitare il transito nei paesi baltici (repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia ed Ungheria). Spuntando loro la possibilita’ di avere un peso nell trattative con Kiev. Certamente se dovessero arrivare le sanzioni della Nato, ci sarebbe una riduzione delle forniture di gas da parte della Russia, in un mercato che vede il 40% delle forniture europee di gas provenire dalla Russia. In Ucraina si stanno preparando al peggio, nonostante il Presidente invochi alla calma la popolazione eschieri i militari e le riserve in ogni confine.

una vista della capitale della Ucraina: Kiev

La speranza e’ della mediazione da parte di stati che potrebbero rappresentare una via di dialogo per le loro posizioni tradizionalemente moderata nelle questioni relazionali tra gli schieramenti. E questo e’ proprio il caso dell’Italia, la cui mediazione e’ stata invocata dallo Stesso Putin.

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